Il viaggio di Alex Zanardi sognando Tokyo
Ad un anno da quel terribile incidente a San Quirico d'Orcia in Toscana, il 19 giugno 2020, è in uscita il film documentario “La Grande Staffetta”, diretto da Francesco Mansutti e Vinicio Stefanello e prodotto da Barbara Manni, cognata di Zanardi (sorella della moglie Daniela, ndr). Il film verrà distribuito nelle sale cinematografiche dal 28 al 30 giugno e racconta la storia relativa al progetto sport e disabilità ideato dal campione paralimpico Alex Zanardi insieme ai suoi ragazzi, con lo scopo di avviare a questa disciplina le persone diversamente abili, fino al sogno delle Paralimpiadi. Una pellicola coinvolgente ed educativa, divertente e commovente; si piange, si ride ma soprattutto si impara a capire la forza necessaria per potersi rialzare sempre dalle difficoltà della vita, malgrado terribili eventi.
Aspettando Alex, che si sta impegnando nelle sedute quotidiane di neuro riabilitazione all’Ospedale di Vicenza, i suoi ragazzi hanno deciso di proseguire nel suo esempio e proprio per questo “Obiettivo 3” - società creata dallo stesso Zanardi per avvicinare uomini e donne allo sport paralimpico - ha deciso di organizzare una seconda edizione della Grande Staffetta. Dal 4 al 25 luglio 2021, 65 atleti paralimpici si passeranno il testimone per promuovere i valori di sport e disabilità; la manifestazione conterà 54 tappe, dall’Alto Adige alla Sicilia.
La produttrice del film, Barbara Manni, spiega che l’idea “nasce in maniera leggera, durante un periodo sportivamente molto difficile per via del lockdown; non potendo organizzare i consueti campus, i ragazzi del Team proposero allo stesso Alex di portare avanti questa avventura, che nell’arco di un mese e mezzo prese il via, riempiendosi sempre più di contenuti”. Dopo l’incidente, malgrado lo sgomento e la disperazione, l’idea tornò ad alimentarsi proprio come avrebbe voluto il campione; così la storia, seppur modificata rispetto alla stesura originale del copione, ha virato su altri punti di attenzione ed i ragazzi si sono ritrovati inaspettatamente ad essere co-registi, collaborando alla realizzazione dei contenuti con molto materiale autoprodotto. Era di fondamentale importanza contribuire soprattutto con interviste a mente fredda; ed il risultato è un documentario di amore per i propri compagni, per gli amici, per lo sport, per le proprie famiglie. Ansie, pensieri, sogni e testimonianze sono l’anima di questo film e rappresentano anche e soprattutto la parte principale di ciò che atleti e sportivi vivono nella vita di tutti i giorni. Lo spirito e la determinazione sono solamente la partenza per qualunque tipo di percorso; ma nessuno sa quale sarà l’approdo e la meta del proprio viaggio. Carla Cappiello
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