Donna e ballerina simbolo di eleganza e gentilezza
Carla Fracci, una delle più grandi artiste della danza internazionale; “l’eterna fanciulla danzante” - come da definizione di Eugenio Montale - ebbe il suo primo contatto con la Scala di Milano a soli dieci anni, una volta entrata a fare parte della scuola di ballo del teatro. Solo due anni più tardi il suo debutto nel Tempio della danza con un ruolo ne “La bella addormentata”, insieme a Margot Fonteyn. Nel 1954 si diploma e dopo alcuni stage internazionali, nel 1958 diventa prima ballerina grazie alle sue innate doti ed al supporto esperto di grandi maestri come Vera Volkova. “Volevo fare la parrucchiera. Non capivo il senso del ripetere gli esercizi fino allo sfinimento, del sacrificio, dell’impegno fisico e mentale”, affermò la grande etoile. Opere come “Lo schiaccianoci” ed “Il Lago dei cigni” le diedero fama e lustro, ma tra le sue memorabili interpretazioni spicca il romantico ruolo di Giselle, cui diede impronta moderna e personale con i capelli sciolti e un leggerissimo tutù, ma anche il ruolo da protagonista in "Romeo e Giulietta" e quello di Swanilda in "Coppelia". Una donna composta, autoironica, mai protagonista del gossip o delle cronache rosa, identificata sempre e soltanto per il suo ruolo di ambasciatrice della danza. Lei stessa definiva la sua arte come "una misteriosa carriera che rappresenta un mondo imprevedibile ed imprendibile, nel quale si necessita di molteplici qualità; non basta il talento ma occorre grande vocazione, tenacia, determinazione, costanza e disciplina”.
Nell’arco della sua luminosa carriera, dagli anni ’70, diverse Compagnie di danza hanno avuto il privilegio di averla nel proprio corpo di ballo; dal London Festival Ballet al Royal Ballet, dallo Stuttgart Ballet al Royal Swedish Ballet. Poi a partire dagli anni '80 Carla Fracci assunse la guida del corpo di ballo del San Carlo, successivamente dell'Arena di Verona ed infine dell'Opera di Roma; al suo fianco durante questo incredibile viaggio ha avuto grandi partner come Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhail Baryshnikov, Amedeo Amodio, Paolo Bortoluzzi e Roberto Bolle. La sua infinita passione è stata ispirazione per tanti giovani leve della danza; ancora oggi bambine italiane si approcciano a questa arte affascinati dal suo nome e da ciò che ha rappresentato e che trasmette ancora oggi a livello mondiale. Una vera prima ballerina assoluta che ha attraversato ed incantato intere generazioni, conquistando gli occhi ed il cuore del pubblico con l’eleganza e la leggerezza dell’anima e dei movimenti. Come una farfalla, leggiadra e libera. Vola, ed incanta nuovi universi.
Carla Cappiello
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