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Immagine del redattoreFrancesco Satta

Ci son giorni che...

Molti eventi importanti nelle ultime ore


Ogni tanto, succede che in poche ore si concentrino tanti eventi importanti, avendo l'impressione che ogni singola notizia, per quanto importante sia, non venga metabolizzata appieno dalla gente, come avrebbe meritato.



Esempio lampante, la morte della immensa Gina Lollobrigida. Un monumento del cinema Italiano, una donna che ha accompagnato la crescita di questo Paese, con i suoi film, i suoi personaggi, il suo essere verace, da "bersagliera" appunto.

Anche nelle prime pagine dei giornali, troviamo la notizia abbastanza in basso, schiacciata dalla notizia bomba dell'arresto di Matteo Messina Denaro.

Onore a Gina Lollobrigida quindi, ambasciatrice d'Italianità e sogno proibito di intere generazioni.


E veniamo al Boss di Castelvetrano. Preso dopo trent'anni, ormai al capolinea della sua vita, pieno di metastasi e ricoverato in una clinica privata.

Ciò fa pensare due cose: assegnare meriti non è realistico ma è un dato di fatto che ciò sia successo ora, con il governo Meloni e non prima.


Seconda cosa, il sospetto è che il boss sia sempre rimasto nella sua terra è che se ci fosse stata una volontà vera di acciuffarlo, lo si sarebbe potuto fare molto prima.

La lotta alla Mafia deve essere una priorità, per qualunque governo, è il primo obiettivo da perseguire, con decisione e inflessibilità.

E adesso è il momento di colpire ancora più duro. Senza più capi storici la Mafia (in senso lato quindi comprendente tutte le tipologie di organizzazione criminale) è in un momento di stasi, è più fragile, ecco perché sarebbe il caso che immediatamente tutte le forze sane del sud Italia e lo Stato, facciano un po' di repulisti. Significherebbe togliere soldi e potere alla Mafia del sud.


Ma cos'altro è mai successo?

Be', ha colpito molto ciò che è avvenuto sabato scorso a Bologna, al Congresso della CGIL dove è stato eletto il nuovo Segretario Michele Bulgarelli e per festeggiare hanno tutti cantato sulle note dell'inno dell'Unione Sovietica.

È stato il regime più crudele e tragico della storia dell'Umanità, con oltre sessanta milioni di morti, insomma quello dei Gulag, della Siberia, delle deportazioni di massa, del KGB, eccetera, avendo quale simbolo la falce e il martello, possono essere liberamente esaltati e ostentati, alla faccia della Giustizia, dei morti, della libertà, della democrazia.

Non ci stancheremo mai di dire che laddove si condannano Fascismo e Nazismo (giustamente), bisognerebbe prendere lo stesso schema di giudizio e applicarlo al Comunismo che, è sempre bene ricordare, ha ucciso dieci volte di più dei due regimi nati in Italia e Germania.


Cos'altro? Fa sorridere l'affermazione del neo Ministro alla Cultura Sangiuliano, che in modo frettoloso e superficiale ha etichettato Dante di Destra.


Fermo restando che una interpretazione del genere non regge fin da subito perché i due elementi posti di fronte per il paragone, sono talmente diversi e lontani da non permettere alcuna affinità, Sangiuliano avrebbe potuto evidenziare meglio che trattavasi di una provocazione. Occasione persa.


Ci ha lasciati Jeff Beck, grande chitarrista degli anni '70, in grado di influenzare il Rock inglese e americano, quindi mondiale, tanto da essere considerato un pilastro della musica moderna.

Riposi in pace.


Chiudiamo con i benzinai. Tipicamente italica la loro rivolta, tendente alla difesa di privilegi di casta a dispetto di quelli nazionali. "Continuiamo così... facciamoci del male..." diceva Nanni Moretti.








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