Fratelli d'Italia primo partito a Ladispoli
Se domattina Fratelli d'Italia di Ladispoli di dividesse in due, entrambi i partiti sarebbero primi lo stesso...
Questo dà l'idea del formidabile risultato ottenuto dal Partito di Giorgia Meloni nella città tirrenica, dove alla Camera ha preso 5925 voti e i secondi, i 5 Stelle, 2714 meno della metà.
Al Senato è andata ancora meglio, con il candidato leghista della coalizione Durigon che ha raggiunto il 52,19% dei voti.
Quali considerazioni si possono fare dopo questa tornata elettorale?
Innanzi tutto il dato principale è, purtroppo, l'astensionismo che a Ladispoli ha superato il 40% e lascia quell'amaro in bocca difficile da rimuovere, perché chi non ha trovato motivazioni forti per votare, è qualcuno che non ha più grandi speranze nel futuro del Paese.
Di contro, l'aspetto forse più apprezzabile di queste elezioni è l'affermazione di una donna che verosimilmente sarà la prima Premier donna del nostro Paese.
Il fatto che sia di destra poi, aggiunge maggiori motivazioni per essere contenti, perché va a scacciare e sgomberare il campo da molti luoghi comuni, che vogliono una Destra maschilista e retrograda. Quale migliore dimostrazione della realtà?
Alcuni risultati suscitano qualche considerazione in più, come a esempio la solida tenuta del Movimento 5 stelle, sempre forte a Ladispoli, che ha saputo risorgere grazie all'appeal di Conte e, perché nasconderlo, al Reddito di cittadinanza.
Debacle della Lega, una volta in grado di raccogliere grandi percentuali, come alle ultime comunali dove superò FdI, e che stavolta ha pagato il confronto con la Meloni schiacciasassi e con scelte locali poco comprensibili.
Bel lavoro anche da parte di Forza Italia che riprende consistenza attestandosi su quasi 1400 preferenze di lista. Risulta evidente la trasfusione di voti dalla Lega verso i suoi alleati.
PD in crisi anche a Ladispoli, dove si attesta come terzo partito in assoluto, dietro a Fratelli d'Italia e Movimento 5 Stelle e paga soprattutto un'identità perduta, non tanto a livello locale quanto ai vertici, così lontani dalle fisionomie dei leader di Sinistra storici, e che a dirla tutta, hanno ben poco a che fare con la Sinistra (Letta, Casini, ecc.).
Insomma Ladispoli non si discosta troppo dal voto nazionale e sceglie con decisione la svolta a Destra, dando fiducia a una donna, che alla fine, rimane forse il dato più importante e significativo di queste elezioni.
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