Dopo anni di governi imposti e mai scelti dagli Italiani, la svolta a destra
Il Popolo Italiano stavolta ha visto riconosciuta la propria scelta democratica e, almeno per adesso, sarà un governo voluto, scelto e pienamente legittimo.
Perché svolta epica? Perché c'è una donna a capo del Governo, la prima nella storia del nostro Paese ed è di destra!
Una donna che si è fatta da sola, crescendo in un partito e in una sezione fatti quasi esclusivamente di uomini, superando ostacoli e pregiudizi, fino a creare un Partito sempre coerente come lei, che arriva a vincere le elezioni!
Già questo avrebbe dovuto scatenare una standing ovation da parte di tutte le donne, delle associazioni femministe e di chi auspica, credendoci, una reale parità tra i sessi.
Invece proprio tutte queste componenti hanno riversato sulla neo Premier, veleno e insulti personali, accuse isteriche e malevoli, frutto di un'idea assai sinistra della Democrazia e della meritocrazia: una donna va elogiata solo se di sinistra, altrimenti, giù con gli insulti.
Ed ecco un primo motivo di epicità: la Destra, a conti fatti, si è dimostrata più "progressista" di una Sinistra che di queste battaglie ne ha fatto una bandiera solo da sventolarema non da attuare (vero Boldrina?).
Le varie Boldrini, Rula, de Gregorio e sinistrume affine si sono dimostrati degli arroganti ipocriti, secondo i quali se comandano loro, pur non adempiendo alle promesse fatte, sono dei salvatori/servitori dello Stato; se perdono, la buttano "in cagnara" e magari governano per vent'anni senza averne diritto.
Epica perché avremo un Governo che andrà in Europa a schiena dritta, lasciando ai predecessori e ai reduci (leggasi Gentiloni) la scomoda posizione a 90°, pretesa e ottenuta dai veri padroni dell'Europa.
Ciò non significa che sarà per forza guerra, ma almeno ci faremo valere senza rinunciare alla lotta, come negli ultimi anni, in cambio di un posto di prestigio (da assumere sempre a 90°...) per galoppini del tipo Prodi o Gentiloni.
Epica perché modificando il nome di alcuni ministeri si è focalizzata l'attenzione su questioni molto importanti, fino ad oggi trascurate, quali il made in Italy o l'Istruzione e merito.
Epica perché nonostante televisioni (anche di Stato) e giornali schierati in modo imbarazzante a sinistra il Popolo ha scelto la Destra.
Epica perché i giovani piegati a logiche prevenute e anti democratiche (vedasi l'occupazione del Liceo Manzoni di Milano: "Occupiamo per contrastare l'elezione della Meloni...") si renderanno conto che la Destra governerà democraticamente e che non deve governare la Sinistra per forza, comunque e sempre, anche se minoranza nel Paese.
Epica infine perché si potranno cambiare finalmente, alcune questioni mai affrontate dalla Sinistra come l'articolo 18 (abolito dalla stessa Sinistra...) o la sicurezza sul lavoro (possibile che in tanti anni coi sinistri al governo le morti bianche siano aumentate?).
Chiudo con la definizione della parola "epico" dall'Oxford languages: "Attinente alle grandi narrazioni poetiche, volte all'esaltazione degli eroi".
Perché se riusciranno nell'impresa, saranno dei veri eroi!
Primo Ministro: Giorgia Meloni
Infrastrutture (vicepremier): Matteo Salvini
Esteri (vicepremier): Antonio Tajani
Economia: Giancarlo Giorgetti
Difesa: Guido Crosetto
Interno: Matteo Piantedosi
Giustizia: Carlo Nordio
Imprese e Made In Italy (ex Sviluppo Economico): Adolfo Urso
Pubblica Amministrazione: Paolo Zangrillo
Ambiente e Sicurezza Energetica: Gilberto Pichetto Fratin
Agricoltura e Sovranità Alimentare: Francesco Lollobrigida
Riforme: Elisabetta Casellati
Affari Regionali e Autonomie: Roberto Calderoli
Rapporti con il Parlamento: Luca Ciriani
Università e Ricerca: Anna Maria Bernini
Lavoro e Politiche Sociali: Marina Calderone
Beni Culturali: Gennaro Sangiuliano
Famiglia, Natalità e Pari Opportunità: Eugenia Roccella
Disabilità: Alessandra Locatelli
Sport e Politiche Giovanili: Andrea Abodi
Salute: Orazio Schillaci
Istruzione e Merito: Giuseppe Valditara
Turismo: Daniela Santanchè
Affari Europei e Pnrr: Raffaele Fitto
Politiche del Mare e Sud: Nello Musumeci
Sottosegretario alla presidenza del Consiglio: Alfredo Mantovano
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