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Immagine del redattoreMarco Milani

Il gioco dei DPCM

L'Italia come il Monopoli





In tutti i negozi di giocattoli, questo Natale, potrete trovare il nuovo gioco per grandi e piccini, il gioco del DPCM, della Giuseppi Conte Editore.

È molto divertente e comincia il 24 dicembre, con la ZONA ROSSA.


Giovedì 24 appunto, si potrà uscire in abbigliamento che si abbini al rosso, ma solo entro i 30 km da casa, superati i quali ci si dovrà cambiare in camerini con le rotelle appositamente dislocati sul Raccordo Anulare e in tutti gli Autogrill autostradali.

Per tornare a casa entro le 22.00 bisognerà fermarsi su Parco della Vittoria senza passare dal via.


Venerdì 25 si potrà uscire ma raggiungendo la macchina, con targa pari, saltellando col piede destro. I mancini invece potranno usare entrambe i piedi, recitando tre Ave Maria, e dotandosi di autocertificazione, certificata da un notaio, apponendovi sopra una marca da bollo da 16 euro.

Ah, venerdì 25 i Tabaccai saranno chiusi.


Per Santo Stefano resteranno aperti i calzolai, mentre chiuderanno tutti gli altri che potranno vendere solo merci da asporto, ma essendo chiusi dovranno concordare con i clienti una bussata segreta alla porta, tipo quattro toc, intervallati a due a due.

Il Ministro degli Interni consiglia di non usarla questa però, perché ormai la sanno tutti.

Si potrà uscire a intervalli di un quarto d’ora, un familiare per volta, mentre i congiunti potranno fare come cazzo vogliono, tanto non si è ancora capito chi sono.

Gli zii potranno fare gli auguri ai nipotini ma non viceversa, in questo caso i genitori non dovranno punirli per la loro maleducazione se non dalle 22.00 alle 23.00.


Il 27, domenica, i luoghi di culto rimarranno aperti e per chi vorrà prendere la comunione, saranno disponibili ostie imbevute di amuchina.

Dopo averla ingurgitata, per chi ha la riga a destra, sarà permesso bestemmiare ma in questo caso i blasfemi dovranno confessarsi di nuovo e riprendere l’ostia.

Sarà quindi possibile ri-bestemmiare ma in questo caso i blasfemi dovranno confessarsi di nuovo e riprendere l’ostia. E dovranno ri-confessarsi. E riprendere l’ostia.

Continuare così fino a esaurimento scorte.


Il 28 mattina sarà tutto giallo e sarà quindi possibile spostarsi, ma solo sul divano, dal posto di destra a quello di sinistra e non in senso inverso.

I baristi vi porteranno a casa la colazione ma, essendo chiusi i bar, si presenteranno a mani vuote. Non ci fate fa’ brutta figura e la colazione offritegliela voi.


Il 29 resterà fermo un turno, per cui dopo il 28 ci sarà il 30, giorno in cui sarà permesso fare sport nei pressi di casa. Per chi pratica tiro al piattello sarà possibile utilizzare il terrazzo mentre per il Curling si potranno utilizzare i tratti di strada che vanno dal civico 16 al 55, non chiedetemi il motivo, l’ha deciso l’Azzolina.

Si potrà anche barare, se ci si chiama Franz o Gilberto, tanto di Curling non ci capisce niente nessuno.


Poi arriverà finalmente il 29 che sarà come il 28, ma cambia solo perché c’ha il 9 al posto dell’8. L’altra differenza sarà che i calzolai saranno aperti.


Ed ecco il 31, l’ultimo dell’anno. I festeggiamenti saranno scaglionati.

Cominceranno alle 18.00 i baristi. E i calzolai.

Alle 19.00 toccherà ai Centri Commerciali che però dovranno restare chiusi al pubblico e si sconsiglia fortemente ai dipendenti di recarsi sul luogo di lavoro, pertanto con i Centri Commerciali chiusi e senza dipendenti, potranno festeggiare solo quei clienti rimasti chiusi dentro da almeno tre giorni.


Dalle 20.00 alle 22.00 potranno sparare botti e mortaretti i residenti a Napoli e nel Molise, ma sarà vietato l’utilizzo di polvere da sparo per cui si potrà gridare “Boom” con la mascherina e “Bam” senza. Sarà rigorosamente vietato urlare “Pum”.


Alle 23.00 i festeggiamenti saranno riservati a chi fa ritorno alla propria residenza purché non si tratti di un capoluogo di provincia e sempre che abbiano acquistato il panettone con il cashback. Senza cashback potete comprare i torroni ma non al pistacchio.

Per i sostegni economici alle categorie maggiormente colpite, appuntamento nei punti ristoro per i ristori. Sono previsti ricchi premi e cotillon.

Mi raccomando, puntuali e anche se non c’è un euro “se famo l’auguri”.


Dalle 24.00 i festeggiamenti saranno previsti solo con asporto o con consegna a domicilio per i barbieri, per chi ha il cognome che finisce per ini, e per i congiunti fino al settimo piano. O grado. Boh.


Dal primo al 3 gennaio fate come vi pare perché io vado a sciare, ma mi raccomando, usate la mascherina perché ce ne so’ avanzate un sacco di quelle di Zingaretti.

Al 4 gennaio non ci abbiamo ancora pensato, ma è previsto un vertice a Palazzo Chigi con le forze sindacali, col nano più alto del mondo (è 1 metro e 90 e si chiama Rocco), con le ballerine Bluebells e coi calzolai.


5 e 6 gennaio torna la zona rossa e sarà permesso uscire solo agli stalinisti, ai quali sarà possibile raggiungere Mosca, vedere che c’è Putin e tornare a casa cantando bandiera rossa sottovoce.


Le scuole rimarranno chiuse, al massimo saranno lasciate aperte appena appena, per far cambiare l’aria e riapriranno non appena saranno assunti le migliaia di precari che aspettano da anni. Sempre la Azzolina ha detto che potrà morire in pace il giorno in cui ciò avverrà. La Azzolina interpreterà il prossimo film “Highlander”. Con le rotelle.


Dal 7 sarà possibile tornare in strada un’ora per ogni virologo che parlerà in TV ma superate le 24 ore bisognerà tornare a casa con delle sigarette, tanto per sfatare il mito che chi esce per le sigarette non torna più.


Gli unici autorizzati a non rientrare, indovinate chi sono?

I calzolai.


Buon divertimento.

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