Riceviamo e pubblichiamo i due comunicati stampa comunali. Il nocciolo della questione è che una tale, assurda staffetta non voluta dalla città né da alcun partito/movimento, venga imposta per legge, giocando sulla semantica, laddove l'acqua, per espressione referendaria popolare deve restare pubblica.
"Il passaggio del servizio idrico ad Acea Ato 2 è stato un atto contro cui, in questi anni, il Comune di Ladispoli si è battuto in tutte le sedi, istituzionali e giudiziarie.
Purtroppo in tribunale le nostre istanze sono state sempre respinte, a causa di una legge dello Stato che impone la gestione unitaria da parte di un unico soggetto, nel nostro caso Acea Ato 2. Sul piano politico le cose sono andate ancora peggio e a tal proposito non posso nascondere la mia delusione.
Nelle sedi istituzionali competenti tutti i partiti, da destra a sinistra, hanno ignorato il nostro grido di allarme e calpestato la volontà popolare sancita con il referendum del 12 e 13 giugno 2011, quando 26 milioni di cittadini italiani sancirono che sull'acqua non si sarebbe potuto più fare profitto. Una volta terminati tutti i gradi di giudizio, non avendo giuridicamente altre possibili azioni da intraprendere, siamo stati costretti ad avviare le procedure per la cessione del servizio idrico sotto le continue pressioni e minacce di commissariamento da parte della Regione Lazio.
La nomina di un commissario regionale, oltre a generare un danno economico per l'ente, avrebbe oltretutto precluso la possibilità da parte del Comune di gestire in prima persona questa fase così delicata, per ottenere da parte di Acea le migliori condizioni possibili e salvaguardando al contempo il personale impiegato nella gestione dell'acquedotto, che sarà trasferito alle dipendenze del gestore d'ambito.
A tal proposito voglio ringraziare il Consigliere comunale Filippo Moretti, l'Ing. Paolo Pravato e l'Amministratore della Flavia Servizi Stefano Proietti, che in questi mesi hanno affrontato in prima persona questa difficile fase di transizione, ottenendo da parte di Acea il rimborso di tutti gli investimenti messi in campo dal Comune e dalla società partecipata per migliorare l'efficienza del nostro servizio idrico integrato. In questo percorso così complicato abbiamo inoltre cercato di coinvolgere, come era giusto che fosse, tutte le forze politiche cittadine, richiamando quest'ultime a quel senso di responsabilità che dovrebbe unire nei momenti difficili, in cui fare fronte comune significa avere maggiore forza per affrontare un interlocutore oggettivamente più forte di noi. Salvo rari momenti c'è stata scarsa collaborazione da parte della minoranza, con alcuni esponenti che nelle ultime ore hanno toccato veramente il fondo tentando di speculare politicamente su questa vicenda, facendo un vergognoso scaricabarile sulla maggioranza, sostenendo tesi a dir poco risibili e dimostrando scarsa conoscenza dell'argomento. I cittadini sanno come stanno veramente le cose e per me questa è l'unica cosa che conta. Con il passaggio del servizio idrico ad Acea si chiude un'epoca, ma il nostro impegno per tutelare i diritti dei cittadini di Ladispoli certamente non finisce qui. A noi spetterà il compito di vigilare sull'operato del gestore unico per fare in modo che vengano rispettati gli impegni contenuti nella carta dei servizi e per richiedere che sul nostro territorio vengano investite le somme necessarie per continuare ad efficientare il depuratore comunale e la rete di distribuzione dell'acqua. In conclusione, a nome di tutta la nostra città, rivolgo un pensiero ed un ringraziamento veramente sentito a tutti i dipendenti della Flavia Acque e del Comune di Ladispoli che, nel corso degli anni, grazie alla loro grande professionalità e competenza, hanno saputo garantire un servizio idrico efficiente, economicamente sostenibile e rispettoso dell'ambiente".
Il Sindaco
Alessandro Grando
Moretti: "Passaggio ad Acea: qualunque legge, pur se ingiusta ed incomprensibile, deve essere rispettata"
"Ho definito quella di ieri una giornata che non avrei mai voluto vivere. Essere obbligati da una legge incomprensibile ed ingiusta a consegnare ad Acea ATO2 il prezioso sistema idrico della nostra Città è l'assurdo epilogo di una battaglia che abbiamo combattuto in tutte le sedi, soprattutto giudiziarie". Queste le dichiarazioni del consigliere delegato al servizio idrico integrato, Filippo Moretti.
"Ma – ha proseguito Moretti - non possiamo rimproverarci nulla, abbiamo lottato sempre, difeso fino alla fine il nostro diritto all' "acqua pubblica", contrastando in tutti i modi incomprensibili leggi regionali e proponendo emendamenti alle leggi nazionali, pur di salvaguardare la nostra gestione locale e virtuosa del servizio idrico. Un servizio di buona qualità, a costi molto contenuti e soprattutto con acqua sempre disponibile anche nei periodi più critici dell'anno. E ci siamo arrivati facendo investimenti fin dall'inizio del nostro mandato, costruendo prima il dearsenificatore e poi un nuovo pozzo per aumentare la portata d'acqua, abbiamo eseguito continue manutenzioni e riparazioni su tutto l'acquedotto, sulle condotte fognarie e sul depuratore. Solo nell'ultimo anno abbiamo investito oltre un milione di euro, somma di cui siamo riusciti ad ottenere il rimborso in questa estenuante e difficile trattativa con Acea. Ma tutto questo non è bastato, se non avessimo consegnato spontaneamente il servizio idrico ad Acea lo avrebbe fatto al nostro posto un commissario nominato dalla Regione e avremmo dovuto pagare un risarcimento forse milionario. E' dunque prevalso in noi il senso delle istituzioni alle quali apparteniamo: qualunque legge, pur se ingiusta ed incomprensibile, deve essere rispettata. E così abbiamo fatto. Ma la nostra battaglia non si esaurisce qui; l'acqua è e rimarrà sempre un bene pubblico primario e come tale deve essere gestita. Controlleremo l'operato di Acea e ribadiremo continuamente e con forza le nostre richieste di investimenti per migliorare il nostro sistema idrico. Oggi – ha concluso Moretti - il nuovo gestore lo riceve in buona efficienza, e così dovrà mantenerlo, e ciò per l'opera incessante di tutti i tecnici della Flavia Acque che in questi lunghi anni con grande professionalità ne hanno fatto un esempio di buona ed virtuosa gestione. A tutti loro, che mi hanno fin da subito accolto con calore e dai quali ho imparato moltissimo, e all'amministratore della Flavia Stefano Proietti, va il mio personale ringraziamento per questa avventura vissuta insieme giorno dopo giorno, per oltre cinque anni, sempre con l'obiettivo di dare alla Città il miglior servizio possibile ai costi più contenuti. E pensando di essere riusciti nel nostro intento, malgrado tutto, oggi voltiamo una pagina importante della storia amministrativa del nostro Comune. Si la voltiamo soltanto perché non ci arrendiamo, la guerra sull'acqua pubblica non è ancora finita!".
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