Al via una serie di mostre che toccherà anche Ladispoli, dal titolo "Tripper"
1) Pamela, ci racconti intanto di cosa tratta la mostra personale che stai per allestire? La mostra ("TRIPPER" ndr), tratta di un viaggio nel mondo, attraverso sguardi, rappresentati con colori brillanti, vitali e sorprendenti. Il rapporto che ho con le mie opere e' intenso come i colori che ho usato. Con questa mostra personale (che a Roma vedrà la sua prima data; sono intenzionata a ripresentare il progetto anche a Ladispoli), desidero iniziare un viaggio attraverso le mie percezioni, visioni, prendendo per mano nuove appassionati della vita, insieme a coloro che mi conoscono già.
2) Qual è il tuo percorso artistico e di ricerca? Ho fatto studi artistici, sviluppando poi un mio pensiero stilistico che miscela i generi pop art ed espressionismo, riuscendo a strutturare un nuovo linguaggio. Così come ogni murales che ho realizzato soprattutto sul territorio di Ladispoli; si nota questo mio materialismo e questa mia fisicita'.
3) Che rapporto hai con il territorio di Ladispoli? Ho un buon rapporto con Ladispoli e le zone limitrofe; l'ultimo mio murales e' stato frutto di un invito (che ho accettato subito; amo moltissimo potermi esprimere in ambienti "del pensiero") dalla biblioteca comunale di Ladispoli; precedentemente eseguendo una parte del murales al Giardino Pubblico in via palo laziale. Vari murales al ISS GIUSEPPE DI VITTORIO di Ladispoli e nella scuola Ilaria Alpi; all'istituto Cena di Cerveteri, ed in ulteriori due scuole di Ceri. Sento profondamente la responsabilità di partecipare attivamente al recupero urbano anche con temi sociali e culturali.
4) Fai un saluto ai nostri lettori. Desidero incontrarvi tutti già dal 30 settembre fino al 5 ottobre presso Medina Art Gallery di via Merulana 220 a Roma (siamo vicinissimi a Santa Maria Maggiore; un luogo molto ben collegato) magari proprio il giorno dell'inaugurazione di questa mia personale. Di questo viaggio che nasce da considerazioni, proiezioni e visioni anche di un mio mondo intimo da condividere. Perché alla fine, ognuno cha un proprio racconto da esprimere, il proprio "personale". Saremo tutti passeggeri di un viaggio comune!
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