L’assurda vicenda di Laura Lugli, Pallavolista del Pordenone
Se non fosse finito su tutti i giornali, si farebbe fatica a credere a questa notizia e la si liquiderebbe come una fake, troppo inverosimile per essere vera.
Stagione pallavolistica 2019, Laura Lugli, esperta schiacciatrice classe 1980, rimane incinta.
C’è forse qualcosa di più bello di una maternità, esiste regalo migliore all’umanità di una nuova nascita? Gioia, gioia e solo gioia dovrebbe esserci a fluttuare nell’aria, a spargersi sul mondo come una calda coperta che ti ricopre in una fredda notte invernale, come una pioggia di colori che si posa sui prati e colora tutti i fiori del mondo.
Invece no. La squadra del Pordenone, dove militava la ragazza, in seguito diventata Volley Maniago, non ha gradito la cosa perché, ma guarda un po’, la bella Laura non ha potuto concludere la stagione ed ha portato avanti una gravidanza purtroppo interrottasi poi spontaneamente.
E l’ha citata per danni. Danni? Una giovane donna scegli di mettere al mondo un figlio, facendo un dono a tutti noi e la sua squadra, la sua società, che dovrebbe essere come una famiglia, la bacchetta e le chiede danaro.
Perché non sterilizzare tutte le ragazze allora, nel momento in cui iniziano una carriera sportiva? Risolveremmo il problema e nessuna società, di qualsivoglia sport correrebbe più il rischio di ritrovarsi senza una schiacciatrice, una stopper, un pilone, un pivot per qualche partita.
È mai possibile che nel 2021 si debba ancora assistere a queste assurdità?
Ma chi ha preso questa decisione, intendo tra i dirigenti del Pordenone, non ha pensato che qualche anno fa, se la sua mamma invece di fare l’amore se ne fosse andata a fare una partitella, qualcosa sarebbe cambiato nella sua vita?
Ci pensasse su, chi ha preso la decisione di perseguire legalmente Laura, anche perché può permetterselo, di pensare, dal momento che esiste; quel giorno sua mamma scelse di fare l’amore, per sua fortuna.
Marco Milani
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